Da dove iniziare, Toni? Dalle arrabbiature che, costantemente, ti facevo prendere? Dall’affetto che mi hai dimostrato? Dalla cura paterna con la quale ti ricordavi tutti le ricorrenze? Posso solamente ringraziarti per avermi accolto nella famiglia degli Avvocati Calcio, facendomi conoscere persone con le quali tutt’ora condivido grande amicizia.
Giusto ieri Massimo mi ha sottoposto il seguente quesito: “Andre, ma se Toni non ci avesse presentati, ci saremmo mai conosciuti?”. Non ho pensato più di tanto, sorridendogli, poiché entrambi conoscevamo già la risposta. Stessa cosa posso dire di tutti voi. Si, sicuramente ci saremmo conosciuti. Ciò che ha fatto la differenza, però, è stato il contesto che lo stesso Toni ha fortemente voluto e creato. Un contesto vero, fatto di amicizie e condivisione.
Correva il 2016. Ero appena arrivato a Pordenone. Tengo a precisare che neppure i miei genitori sapevano che avevo lasciato la ridente Toscana. Comunque sia, ricevo una chiamata in studio alle ore 8.30: “Pronto, parlo con Andrea Ciacci?”. Era l’altissimo Presidente in persona. “Dammi il tuo numero di fax che la settimana prossima ti convoco per il campionato di calcio”. Da lì è iniziato tutto.
Ricordo con affetto quando con la tua calma mi invitavi a non calciare “controventato” al torneo di Montecatini. Quando dopo la partita di calcio hai voluto essere mio compagno di carte ammonendomi con tono amorevole di non rimanere "con i tre all’ultima mano". Quando, dopo la cena a Cesenatico, mi hai preso a braccetto e mi hai ringraziato di aver ordinato “tutto quel ben di Dio”…
Lo so Toni, forse mi sono un pò vendicato con lo scherzo del folletto, ma da buon toscano è stato più forte di me e ti chiedo scusa.
Volevo solo dirti che ciò che più mi manca di te è la complicità con la quale, dopo ogni arrabbiatura che ti facevo prendere, ti giravi e mi sorridevi con affetto. Mi volevi più bene di prima.
Ti voglio bene Toni, forse non te l’ho mai detto, ma spero di avertelo dimostrato.
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