Ma ci sono le eccezioni.
Persone che con assoluta passione sono state capaci di trasmettere quell'entusiasmo contagioso che muove da dentro, da cui il nome: emozione.
Questo sono riusciti a trasmetterci monumenti come Valentino Galeotti a Ferrara, Francesco Abate a Padova, Giuliano Carretti a Trieste, Edoardo Gambino a Firenze e certamente ne dimentico altri, ma pochi altri.
Quei pochi immortali che hanno segnato la nostra vita e quella di molte generazioni di avvocati: dagli anni 50, ai 60, ai 70, fino a più giovani degli anni 80 e 90, tutti assieme orgogliosi di mostrare la maglia, tutti assieme a consolarsi gli uni con gli altri, ad abbracciarsi, ad asciugarsi le lacrime.
Forse consapevoli che quei tempi, quelle palpitazioni, quelle gite in Italia e all'estero non torneranno più, ma resteranno degli indelebili e meravigliosi ricordi.
Noi che abbiamo potuto godere di qualcosa di straordinariamente irripetibile, che è andato ben oltre la scuola di formazione forense, ben oltre le risate tra amici, come riduttivamente udito in omelia, noi privilegiati che abbiamo partecipato alla scuola permanente di emozioni.
Il dono della partecipazione, della crescita umana e professionale, della passione sportiva, dello spirito di colleganza, del terzo tempo, questo ci è stato dato da Persone speciali e visionarie.
Spetta a noi decidere come farne tesoro.
Un forte abbraccio a te e a tutti i cari amici di Pordenone.
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