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lunedì 17 maggio 2010

Racconti di uomini, di treni e di vita: "Railman"... (di Vice Fantuzzi)

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Ci sono cose che capitano e che tenti di raccogliere come pietre preziose di un piccolo mosaico di ricordi e informazioni da tramandare o, semplicemente, coccolare tra te e te, in un qualche non tempo di un qualche non luogo. Se ad ogni viaggio o evento corrisponde una pietra miliare della filosofia, non solo spiccia (ricordate la bellezza di Eric Cantona), ogni occasione è sempre sorpresa aggiunta. Come ho già avuto modo di annotare verbalmente a molti di voi, il mio “filosofo” preferito resta Roberto “il caorlotto” Casucci, dopo Remigio da Variano (un vero out-standing sotto il profilo delle perle). Sono perle che non si trovano in nessun oceano. Dopo aver smarrito il cellulare, aver messo in allarme la parte centrale della corriera, messo in movimento Pia e figli, Diego e Cinzia, ecc., ecc., davanti alla domanda di Tatanka: “…ma ti è caduto per terra!?!”, rispondeva un po’ stupito: “Perché, lo veditu par aria!!!”. Ho cercato di raccogliere alcune informazioni sulla città e i dintorni. Ma non è stato semplice. L’unica persona che sembrava averne non le ha dispensate a dovere. Però ho scoperto un libro sui treni, e su quelli di Budapest, in particolare, raccontati sotto pseudonimo. Certamente, fin dalla sua nascita, il treno ha rivoluzionato la vita dell’uomo e il suo modo di viaggiare, invadendo la sfera dell’immaginario. Elemento ispiratore di molti scrittori ed artisti, il treno diventa il mezzo del cambiamento. Ne “Il fu Mattia Pascal” di Pirandello, il protagonista decide di "cambiare il treno" e quindi vita fingendosi morto e costruendosi una nuova identità. Daumier ne “La carrozza di terza classe”, dipinge il problema delle relazioni umane di fronte al rapido mutamento degli stili di vita. J. Tuner, anticipa gli impressionisti, tra i quali spiccano le opere di Monet, sul tema del treno e della stazione. E’ nella seconda metà dell’800 che il viaggio in treno diviene uno strumento di emancipazione dalla circoscritta esperienza di vita della città. Il treno aiuta a soddisfare in parte una tendenza all'avventura se non all'esotismo. Le carrozze (spazi aperti alle relazioni ) riproducono occasioni di vita pubblica, fatte di incontri che si immaginano spesso avventurosi e intriganti. Tommaso Martinetti dichiara "...canteremo le stazioni ingorde, divoratrici di serpi che fumano", in questo modo accogliendo tra le realtà urbane significative per l'immaginario futurista la stazione quale luogo di fervide attività notturne. Per Corrà la vita della stazione è un aspetto significativo della vita notturna della città. In un libro più recente, per la prima volta, vengono raccolte invece molte informazioni legate in particolare alla vita “sociale” che si sviluppa attorno ai treni della stazione di Budapest. L’autore si confessa particolarmente estasiato nel vedere arrivare e partire i treni che arrivano dall’est. Si tratta delle annotazioni di questo incredibile viaggiatore naoniano noto all’est come Railman il “Pannone”. Non siamo ai livelli di esplorazioni compiute dal leggendario Ibn Battuta, ma le cose sono interessanti. Il primo passaggio è un’introduzione alla città: il mitico “Astoria”, dove pare si possa sorseggiare, tra gli storici addobbi, una Coca Cola particolarmente deliziosa. Ancora all’inizio, si annotano alcune precisazioni sulla pronuncia in lingua ungherese e si procede con una sommaria descrizione delle principali attrattive storico-culturali della città. Ma è nella seconda parte del libro che la cosa si fa interessante. Nonostante le interviste, le dichiarazioni rilasciate dallo scrittore non permettono di entrare esattamente nella conoscenza di ciò che si svolge attorno alla stazione negli orari notturni. Il tentativo di avere qualche indicazione dai due co-protagonisti di una eccezionale, unica e irripetibile nottata, finita – si dice – a ridosso delle balaustre del Ponte delle Catene, non ha sortito esito alcuno. Ciò che resta è, quindi, l’approfondimento della lettura del libro del quale vi lascio una breve introduzione ad uno dei capitoli.
Capitolo II° - “Railman alla ricerca della Pannonia perduta!”. Il naoniano entrò nella Taverna del Coniglio Arrapato, triste e pensoso. Paolik e Pierik, i due giovani virgulti a cui era stato concesso l’onore di trascorrere una serata iniziatica lungo il Danubio, lo guardarono con fare interrogativo. "Sigh!" mormorò lui, affranto. "Che ti succede? Hai di nuovo quel vecchio disturbo gastrointestinale?" chiesero i due. "Lo zuppone ti è andato di traverso?". "SIGH!!". "E parla, dai!" sbottarono i due trangugiando birra. "Il mio problema è un problema vecchio come il mondo, amici...". "Da quando in qua - interloquì Paolik - i naoniani pagano per questo vecchio vezzo?". "Macchè - sussurrò l'infelice - il mio problema è che sono... innamorato della … !!!". E giù a piangere... Non so se leggerete il libro, ma un’occhiata al capitolo “Railman e la passione per il gioco” merita una breve lettura. Treno: momento fortunato (Numero 87). Prendere il treno: possibili cambiamenti (Numero 17). Viaggiare sul treno: senso delle responsabilità (Numero 64). Perdere il treno: ti senti depresso (Numero 63). Treno che deraglia: degli imprevisti non ti permetteranno di realizzare i tuoi piani (Numero 45). Rincorrere il treno e salirvi: determinazione, forza d'animo (Numero 17). Grandi eventi (Canale 60). In ogni caso, altri curiosi suggerimenti e pensieri li potete trovare nel libro scritto dallo stesso protagonista, Railman, di cui allego la copertina.
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2 commenti:

ugè ha detto...

Miiiiiiii.....!!!!

Che perla del Nostro amato Vice!

Vagonate di ammirazione da parte mia per l'abile ricamo, la sottile ironia, le colte citazioni che, come binari paralleli che si toccano all'infinito, ci conducono verso la nobile arte ferro-pedatoria di Railman!

enrico iodice ha detto...

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO
Sabato prossimo, in occasione della finalissima di Champions, il nostro Bepi Del Mei ha organizzato presso il campo sportivo di San Quirino una serata dedicata al "calcio ed alla tavola" allestendo un tendone con chiosco eno-gastronomico che funzionerà per l'intera serata (dalle 19:00 in avanti) unitamente ad un mega-schermo. invito aperto indistintamente a tutti!!!