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giovedì 31 maggio 2012

AVVOCUP, SEMIFINALE- I ramarri cedono il passo al Bassano: addio finale!


Il Tabellino
AVVOCATI PN - JUS SPORT BASSANO 2-4 (2-1)
Formazione: Cornacchia, Lorenzon, Zaffino (Toffoli), Rumiel, Pergola, Iodice [C], Stella, Cesaratto, Tirelli, De Gottardo, Simonato. A disposizione: Brovedani, Celano, Boschian, Sarcinelli, Vicenzotto, Bellotto.
Marcatori: Simonato (PN), Tirelli (PN) rig., Conte (BA), Cortese (BA), Cortese (BA), Sartore (BA).


FORCATE DI FONTANAFREDDA (PN) - Una delle caratteristiche più affascinanti del calcio giocato è
certamente la sua imprevedibilità, che porta a non dare mai nulla per scontato ed a rendere così il gioco più bello del mondo libero da ogni vincolo e da ogni regola logica. Ieri sera, purtroppo per i ramarri, ve n'è stata l'ennesima conferma. I neroverdi avevano approcciato la gara nel modo migliore, prestando cura ad ogni più piccolo particolare ed i frutti si erano subito visti: un primo tempo quasi perfetto, senza sbavature, nel quale maturava il doppio vantaggio. E poi? Un'amnesia prima della chiusura del tempo che riapriva la gara e l'inaspettato crollo verticale nella ripresa, con altre tre reti subite in pochi minuti. Sfuma così ancora una volta il sogno (o incubo?) dell'Avvocup: la truppa naoniana si recherà sabato 9 giugno a Venezia "solamente" per una gradevole gita turistica, con annessa secondaria appendice calcistica.
I ramarri perdono Gurnari nel riscaldamento, ma riescono comunque a mettere in campo una valida ed agguerrita formazione. Si parte col piglio giusto: ordine, concentrazione e determinazione. Intorno al 10' una bella iniziativa di Tirelli sulla sinistra porta ad un cross che trova puntuale Simonato sul secondo palo: appoggio di testa in controtempo sul legno opposto e gol dell'1-0. La "banda Pollini" contiene con sicurezza le iniziative avversarie e trova subito il raddoppio su rigore per un fallo su Tirelli tanto evidente quanto ingenuo: "Giorgione" va sul dischetto e spiazza il portiere per il 2-0. La gara sembra segnata ma prima dell'intervallo una disattenzione difensiva dei neroverdi riapre i giochi: cross in area, colpo di testa, gran respinta di Cornacchia e tap-in vincente di Conte incuneatosi tra le belle statuine. Nella ripresa accade quel che non ti aspetti. Bassano alza i ritmi e a metà ripresa trova il meritato pareggio con Cortese che fa ingresso in area e si inventa il classico "tiro della domenica" che finisce incredibilmente nell'incrocio lontano. I ramarri accusano il colpo e capitolano altre due volte nel giro di pochi minuti: prima con un tocco a pochi centimetri dalla riga ancora di Cortese, sugli sviluppi di una mischia, dopo che la palla aveva attraversato una selva di gambe e poi in contropiede con una palombella di Sartore. I naoniani, evidentemente frastornati, non ci sono più e rischiano la goleada, scongiurata da salvataggi difensivi miracolosi, da una grande parata del volatile e da qualche errore macroscopico degli avanti giallorossi. Finisce così, a testa bassa, l'avventura nell'Avvocup 2012. Difficile spiegare il crollo dei naoniani, ma ci pare di poter individuare due componenti che hanno certamente inciso sull’epilogo finale: la fragilità psicologica e la mancanza di "maturità calcistica" della squadra. Ci sarà dunque da lavorare per il futuro... Rimane indubbiamente grande amarezza, più che per l’andamento della gara, per quella netta sensazione di non essere mai riusciti ad esprimere appieno il proprio potenziale nella competizione più agognata… Non vanno dimenticati però i meriti di questa squadra che con il raggiungimento della semifinale ha colto un risultato più che onorevole, riscattando in pieno la figuraccia dell'anno passato. In chiusura i doverosi complimenti agli avversari (cui si aggiunge l'augurio di pronta guarigione all'amico bassanese che ci ha rimesso il setto nasale!), dimostratisi nettamente superiori sul campo (da 0-2 a 4-2 in trasferta, non è cosa da tutti i giorni). Ed ora tutti a Venezia...
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7 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie per gli auguri....anche se in realtà sono un veronese prestato al bassano...e comunque grazie anche per la splendida ospitalità post partita.
Ciao Federico

Stefan Langer ha detto...

Ragazzi, mi spiace molto. Forse eravate troppo svegli dopo il risveglio muscolare poche ore prima. ;-)

Se i miei impegni lo permettono (vedremo) andrò lo stesso a Venezia per tifarvi nella finalina del 9 giugno.

Noi viennesi abbiamo avuto piú successo ieri sera: FC Insolvenz - Wiener Philharmoniker 6-1 (0-1), approfittando da una panchina lunghissima nel secondo tempo.

Anonimo ha detto...

beh... a mente fredda mi viene da dire che è solo una partita, persa, ma è solo una partita, sinceramente però mi secca parecchio averla persa vincendola fino a 10 minuti dalla fine come la scorsa volta... ma abbiamo dato tutti tutto quello che c era da dare, le scelte del mister vanno rispettate perchè è anche grazie a lui se siamo arrivati fino a disputare la semifinale, dimostrando personalità e gestione di un campionato e coppa non facili, non è stato un anno da buttare infondo siamo arrivati terzi in campionato e in semifinale al torneo... io stanotte ho dormito zero, ma non per la scelta della panchina (che sia ben chiaro) anche se qualche forza fresca credo che avrebbe aiutato sopratutto nel secondo tempo però di fatto, in panchina c'erano piu infortunati che disponibili, e quindi poche forze fresche. Pero credo che una partita come qualla di ieri meritava un po piu di partecipazione...(se in 18 solo 2 potevano scendere in campo...il mister non aveva troppe alternative)...a lui va il mio appoggio e futura fiducia, per il resto, giochiamoci questa finale 3/4 posto come fosse la finale vera, godiamoci il campo (da serie A) e divertiamoci, siamo una bella squadra e sono contento di esserci FINO ALLA FINE ( boja chi mola).

però..... Porca P.....

DM

koala ha detto...

peccato veramente perchè a differenza degli anni scorsi l'avversario della finale - penso - non è il Padova di qualche tempo fa.
Forse era importante andare al riposo sul 2 a 0 e dopo starsene tutti in area a copertura dell'uccello...
Attendo di leggere l'analisi di gegè...

ugè ha detto...

Et voilà, a gentile richiesta del Koalà !

Vittoria meritata degli amici di Bassano, senza alcuna discussione.

Passando alla nostra prestazione, ritengo che la squadra nel suo insieme ed anche i singoli (chi più e chi meno, ma tutti tutti compresi) abbiano reso nel complesso meno di quanto nelle nostre possibilità (se dovessi sparare una cifra direi almeno un 30% in meno).

Psicologicamente il primo gol preso ha avuto un effetto rilevante, per il momento e per il modo in cui è arrivato (quasi a fine primo tempo, avendo noi dominato la partita sino a quel punto, e su un cumulo, una stratificazione di errori della fase difensiva su una punizione indiretta): mi è sembrato dopo di allora di assistere ad una sorta di Milan - Liverpool 2005, laddove noi eravamo il Milan, poiché da quel momento in poi siamo entrati in un tunnel di paure, errori, stanchezza, a fronte di avversari che ci credevano man mano di più e si buttavano sempre di più verso la nostra difesa e segnavano (tranne il quarto gol, ormai praticamente irrilevante) nei modi più rocamboleschi possibile.

Ovviamente avevamo una serie rilevante di giocatori infortunati o a rischio di infortunio, alcuni dei quali poi di sicura ed indiscussa qualità, ma resta il fatto che avremmo dovuto vincere lo stesso e non è successo.

Ci servirà quale lezione per il futuro, di stimolo per la crescita della squadra, di riflessione su vari errori fatti (tutto ciò soprattutto per i giovani come il sottoscritto, vero Volatile?...): oggi però c'è solo il tempo per l'amarezza ed il giramento vertiginoso dei cabasisi, e l'unica consolazione (l'ajetto, se direbbe a Roma) è che sabato 9 giugno (meteo permettendo) potremo viverci la giornata come una vera festa.

Cornix ha detto...

Due considerazioni, una personale, l'altra di ordine generale.
Quella personale. Ieri ho giocato con la febbre e ho fatto di tutto per esserci, perché ci tenevo troppo. Ma ho anteposto il mio egoismo al bene della squadra, e questo non va fatto. Il noto proverbio della nonna e della carriola è pronto a smentirmi, ma qualche dubbio mi rimane...
Ora la considerazione generale. Da quando sono qua io ho assistito (o direttamente preso parte) a più di qualche partita decisiva. Rinfresco la memoria:
Avvocup 2009, semifinale: Pordenone - Padova 0 a 2 (una sola occasione, poi troppo timore reverenziale nei confronti degli avversari).
Avvocup 2010, semifinale: Pordenone - Bergamo 4 a 3 (partita vinta, è vero, ma in modo rocambolesco, in rimonta, sbagliando tantissimo e con Bergamo in 11 uomini contati in una giornata di caldo torrido).
Avvocup 2010, finale: Padova Pordenone 3 a 0 (partita mai giocata...).
Avvocup 2011, girone: Pordenone - Vicenza 1 a 2 (era la partita da dentro o fuori, ricordiamo tutti come è andata).
ELF Cup 2011, girone: Pordenone - Budapest 1 a 1 (potevamo qualificarci fra i primi quattro al nostro primo europeo, ma ci siamo mangiati tutto pareggiando con la squadra B di Budapest, che ci era decisamente inferiore).
Avvocup 2012, semifinale: Pordenone - Bassano 2 a 4 (è storia di ieri, con noi che giochiamo una semifinale in casa e in vantaggio 2 a 0..).
Le conclusioni dovrebbero essere chiare. A meno di clamorose coincidenze, la storia recente dimostra che abbiamo sempre sbagliato le partite decisive. La tensione ci gioca sempre un brutto scherzo (in gergo tennistico abbiamo la sindrome del "braccino") e la riprova è proprio il campionato amatori di quest'anno, affrontato come al solito senza alcuna velleità e segnato da diverse prestazioni gagliarde, nel gioco e nel risultato.
Credo proprio che serva uno psicologo che ci aiuti a rinvigorire i nostri attributi. Visto il problema una psicologa sarebbe ancor più indicata...

enrico iodice ha detto...

Tanto per togliere ogni dubbio al volatile...
Non condivido la tesi dell'egoismo: anch'io non ero certo di poter giocare, ma quando ho deciso di scendere in campo, l'ho fatto perchè ritenevo di poter essere utile... poi è andata come è andata...
Io ho visto almeno due super interventi del volatile (su uno dei quali si è complimentato anche un avversario). Due gol imparabili (tiro della domenica e palombella) e altri due subiti su mischia con venti persone nell'area piccola.
So che anche lui ha deciso di giocare perchè era convinto di essere utile alla causa... e così è stato...
Concludo con una osservazione personale: a me è capitato (più volte) di giocare da cani anche quando ero in perfette condizioni fisiche... ergo...

P.S. (Gegè ha ragione: sabato 9 a Venezia possiamo divertirci come bestie!!!)