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venerdì 27 marzo 2009

Incamminandoci verso il "1° TORNEO INTERNAZIONALE FORENSE DI FOOD-BALL"...

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LA FINESTRA SU ROMA... (di G. Zaccardi)
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ROMA - Vi aggiorno sul nostro cammino verso Spilimbergo. Nell'ultima al Campo Nomadi (da mercoledi giocheremo al centro sportivo della Polizia di Stato) il Clonney della Pontina ha marcato tre volte, confermandosi incontrastato bomber del Pantegan's stadium. Sullo 0-0, però, solo di fronte al portiere, aveva provato un tacchetto loffio e fuori, inverecondo.Nel frattempo, proprio per affrontare il viaggio verso Spilimbergo (vi giuro che la motivazione é proprio questa), si é comprato un Suv, che lo rende ancora più figo. Al riguardo ho dovuto predisporre un piano di emergenza anti-fans, che consiste nella presenza al torneo di moglie, figli e/o suocera. L'altro idolo delle folle, il Bel Malinconico, comincerà la preparazione da lunedi prossimo al Maestrelli, ma ieri sera ha fatto sega. Anche per lui é scattato un programma di sicurezza volto a preservarne l'integrità psicofisica in campo. Tarzan e il Toro di Sora hanno mancato la partitella di ieri sera, ma sono dati comunque in ottime condizioni. Peraltro Luiso aveva realizzato una tripletta la settimana scorsa ed é l'unica certezza del nostro scacchiere tattico. Sta correndo tutti i giorni , perché vuole farsi trovare pronto per gli importanti incontri di Spilimbergo. Un grande anche in campo! E' tornato nel gruppo, invece, Federico Ceschel, il nostro oriundo di Orsago, che si é subito mostrato pronto. Alla domanda se intendesse partecipare alle cene, mi ha risposto: "Perché, si gioca pure". Il ragazzo c'é e ci darà grandi soddisfazioni. Quanto a Toninho D'Ambrosio, ha regalato i due consueti svarioni difensivi che hanno consentito ai fratini rossi di pareggiare una gara che noi blu avevamo in tasca. Per il resto, temi tattici di stridente attualità sono: come si comporterà il Clooney della Pontina quando a marcarlo non saranno più gli spaventapasseri? Reggerà la promessa (da entrambi) pax Tarzan-Bel Malinconico? (P.S. Non é che noi ce l'avessimo con le pantegane ma, dopo un inverno passato con la puzza di fogna negli spogliatoi e l'acqua alternativamente e esclusivamente gelida o bollente e, soprattutto, dopo che il cane del padrone del circolo era entrato negli spogliatoi ed aveva fatto razzia delle scarpe (alcune strappandole a morsi, altre portandosele via), abbiamo pensato di provare a cambiare dimensione. Peraltro, siamo sempre sulla sponda destra del Tevere, soltanto dall'altro lato rispetto al ponte sull'Olimpica e comunque il Pantegan's rimarrà per sempre nella storia del club). In conclusione, un saluto speciale a Stefan Langer, del quale aspetto con ansia il pezzo. Per adesso é tutto: un grande abbraccio a quel mondo che, da qui, si va appena delineando all'orizzonte. Gualco.
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