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venerdì 20 marzo 2009

La strada per... Mantova!

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Partita al cardiopalma fra lo Jus Padova e l'AC Bergamo Lex. Più che di un incontro di calcio si è trattato di un film thriller degno della miglior miglior Hitchcock.
Prima della partita qualche attimo di apprensione negli spogliatoi di Bergamo. Mister Rillo, vittima di una temporanea amnesia, dimentica i nomi dei propri giocatori arrivando a proporre una formazione con 12 elementi. Avvedutosi dell'errore, ritorna sui suoi passi e schiera un undici iniziale che, a mio avviso, ha ben poco da invidiare a molte delle squadre più blasonate del torneo; ma veniamo alla cronaca.
Primo tempo dominato in ogni settore del campo dalle furie orobiche. La difesa regge le sporadiche proiezioni offensive degli avanti patavini Ferrari (11) e Rondello (9), ben controllati dai due centrali orobici Gelmini (5) e Bonomi (76). Gli esterni bassi, Cerullo(3) e Birolini(73), mordono le caviglie degli avversari, ai quali poco o nulla concedono, pur non disdegnando frequenti incursioni offensive. Il centrocampo, con i centrali alti Rillo (4) e Di Dio (78), detta i ritmi del gioco e contrasta la manovra degli avversari. Le fasce sono ben presidiate da Andrea Cagnazzo (n. 7) e Alberto Galatti (n. 79). Infine, in attacco, Luca Cagnazzo (72) e Ruben Rossini (11) mettono in apprensione la difesa avversaria, nulla concedendo al rimpianto per l'assenza di Paolo Scudeller(9), partito dalla panchina a causa di un risentimento muscolare.
Verso il 25° del primo tempo, il dominio orobico, frutto della coralità della manovra e della coesione di tutti i reparti, si concretizza: passaggio di Di Dio dalla tre quarti verso l'esterno per Luca Cagnazzo, che parte dal vertice basso dell'area, si sbarazza con una finta del difensore patavino e con una geniale “puntata” insacca in diagonale. Sull'1-0 la Bergamo Lex non si distrae, anzi, continua a combattere su ogni pallone. Al 30° Rillo passa il pallone a Cerullo sulla fascia sinistra. Quest'ultimo, lasciato colpevolmente libero dagli avversari, prima controlla la palla di sinistro, poi se la porta sul destro, alza lo sguardo e con un destro da 25 metri, sorprende il portiere dello Ius Padova (forse leggermente fuori posizione) . Le squadre vanno negli spogliatoi sul 2-0. Il secondo tempo inizia all'insegna dell'aggressività di Padova, che butta in campo l'orgoglio dei campioni in carica e, soprattutto, la tecnica e la prestanza atletica di Luca Ferrari. Al 5° del secondo tempo l'arbitro concede un rigore ai padroni di casa: Bonomi entra su un giocatore patavino e lo atterra. Sul dischetto si presenta il n. 6 Diego Michieli (così mi pare): con un piatto destro indirizza la alla destra dell'estremo difensore orobico Mazzariol che, con scatto felino, respinge soffocando sul nascere il grido di gioia degli avversari. Di lì a poco Padova resta in 10 uomini a causa di un infortunio muscolare occorso all'ottimo Rondello. Paradossalmente é da quel momento che Padova inizia a rendersi davvero pericolosa. I lanci dalla trequarti e le continue verticalizzazioni mettono in difficoltà la difesa orobica. Verso il 10° del primo tempo Luca Ferrari approfitta di un' incomprensione difensiva per insaccare alle spalle di Mazzariol. La partita é caratterizzata da una maggior pressione di Padova, nonostante l'inferiorità numerica, ma anche da alcune proiezioni offensive dei bergamaschi. Al 50° Bergamo spreca l'occasione per chiudere la partita: Scudeller, entrato nella ripresa, semina il panico fra gli avversari. In una selva di gambe e parastinchi l'avanti orobico calcia sicuro alla destra del portiere, ormai battuto. La gioia del gol, tuttavia, gli é negata da un difensore patavino che salva sulla linea e libera l'area di rigore. La partita prosegue secondo questo copione sino al 70°, con Mazzariol che sventa alcune chiare occasioni gol di Padova e Bergamo che regge il colpo. Al termine del tempo regolamentare, l'arbitro concede 5 minuti di recupero - nessuna recriminazione, 10 cambi giustificano la scelta - durante i quali la paura di vincere taglia letteralmente le gambe alla Bergamo Lex che, ancora una volta, si concede lasciva e generosa, a Luca Ferrari. Il n. 11 padovano con un uno-due clamoroso sveglia gli orobici da un sogno stupendo. Al 75° la partita si chiude sul 3-2, nell'incredulità generale. Questa é la storia rivisitata di una partita che ricorderemo a lungo.
Bergamo ha sfiorato il colpaccio. La vittoria esterna non sarebbe stata un furto, anzi. Ciononostante mi sento di dire che é giusto così. Certe partite si devono vincere, senza se e senza ma. Grande Padova per la rimonta, segno di un carattere n on comune. Brava la Bergamo Lex, che partita dopo partita migliora e mette alle corde anche avversari di grido, pur se rimaneggiati (certo, se ci concedessimo magari con qualche protezione, forse qualche punticino lo faremmo!!! )
Note a margine.
Arbitro: di polso, competente, deciso, attento e puntuale (quasi normopeso);
Terzo tempo: sontuoso.
Ammoniti: per quel che mi consta nessuno
Squadra avversaria: simpatica e corretta.
Umore: nonostante la sconfitta buono, per la consapevolezza di aver fatto un buon lavoro. Abbiamo creato una rosa di oltre 20 giocatori, tutti avvocati e praticanti, con un solo storico; ce la giochiamo alla pari con ogni squadra e non sfiguriamo. Prima o poi i frutti verranno.
F.to: Orgoglioso della propria squadra, Luca Cerullo.
Ciao a tutti.
ps. la prossima a Treviso, e sono ancora mazzate!!!!!!!!!!! :-))