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martedì 5 maggio 2009

"1° TORNEO INTERNAZIONALE FORENSE DI FOOD-BALL": le gare di venerdì

. IL TRIANGOLARE DEL GIRONE "A" . VACILE (PN) - Il momento in cui l'aspetto calcistico del Torneo ha assunto maggior significato, si è registrato alle ore 15:00 quando le tre squadre di Antitrust, FC Insolvenz e Pordenone sono entrate in campo e sono rimaste abbracciate insieme, attorno al cerchio di centrocampo, per osservare un minuto di silenzio. Il pensiero, ispirato dal grande Gualco, è andato a tutti coloro che hanno sofferto per il recente terremoto in Abruzzo (qui in Friuli sappiamo bene cos'è il terremoto...). Le tre sfide che sono seguite, rispettivamente Antitrust-Avvocati PN 0-1 (galasso), Antitrust-FC Insolvenz Vienna 1-2 e FC Insolvenz Vienna-Avvocati PN 0-1 (tirelli), dirette da Ivan Pennini di Maniago, si sono svolte all'insegna dell'equilibrio (come testimoniano i punteggi) e, soprattutto, del fair play così com'era nello spirito della competizione. Il protagonista incontrastato del pomeriggio calcistico di Vacile è Lui, Giustino Lo Conte, il "Toro di Sora", classe '79, nato ad Ariano Irpino. L'apposita commissione del comitato organizzatore ha infatti eletto all'unanimità il "John Poncherello dell'area di rigore" (ricordate il telefilm "Chips" e l'agente dall'irresistibile fascino mediterraneo?), quale giocatore-simbolo della giornata, con la seguente motivazione: "Omo de area, Omo de core, Omo de parola!". Ma veniamo ai fatti. Dopo la presentazione del personaggio sulle pagine del Blog nelle scorse settimane, i riflettori erano puntati tutti su di lui. Ebbene, l'attore principe, dimostrando stoffa da autentico campione, non ha tradito le attese. Siamo circa a metà gara, il punteggio è ancora inchiodato sullo 0-0. Ad un certo punto il numero 9 dell'Antitrust (che veste in divisa granata) si rivolge con impeto ai compagni, li sprona, cercando di trasmettere loro la carica e chiede con insistenza di essere servito; la richiesta, reiterata più volte, viene infine motivata ai compagni con una frase che oramai rimarrà per sempre nella storia del Torneo: «Vi giuro che segno!!! Lo giuro!!!». «Ha sparato la minchiata!»: questo il frettoloso e superficiale pensiero che sicuramente ha attraversato la mente di tutti quelli che non lo conoscevano... Passano pochi minuti, il "Toro di Sora" riceve finalmente palla, fa ingresso in area e, dopo essersi destreggiato in mezzo a due marcantoni teutonici, lascia partire un destro al fulmicotone che si infila diretto all'incrocio dei pali! Il portiere è battuto, la rete si scuote, il pubblico esplode. Mai visto nel calcio! A quel punto la gara andava sospesa, con trasferimento in massa al chiosco per consumare una cerimonia collettiva... (ma, si sa, "the show must go on"). Io, cari amici miei, c'ero, ho sentito tutto con le mie orecchie e visto con i miei occhi... ero lì ai bordi del campo, con la macchina fotografica tra le mani, e guardavo attonito quel dito che si ergeva verso il cielo, mentre l'eroe rimaneva sommerso dall'abbraccio dei compagni...
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