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sabato 13 aprile 2013

AVVOCUP - Nel Girone "A" conferme per Brescia e Venezia "in rosa"!


FORO VIRGILIANO - JUS SPORT BRESCIA 0-3
Marcatori: Soldà 'r', Soldà, Soldà.

Dopo la vittoria della scorsa settimana contro la forte compagine di Venezia, arrivata all'ultimo minuto di recupero grazie ad una magia di Highlander Abate, le rondinelle si presentano fortemente rimaneggiate all'appuntamento ormai storico contro il Foro Virgiliano. Dopo circa 10 minuti di studio Riviello Matteo viene steso in area mantovana e l'arbitro assegna un rigore eclatante a Brescia. Dagli 11 metri trasforma Soldà. Complici il gran caldo e la gibbosità del terreno, il primo tempo termina senza altre particolari occasioni. Il secondo tempo inizia sugli stessi binari del primo, quando verso la metà della ripresa un contropiede orchestrato da Soldà e Frangipane consente a Brescia di raddoppiare con tocco sottomisura del primo. A questo punto, come è tradizione per Brescia-Mantova, la partita inizia a innervosirsi e ne fa le spese Angelo Rota che viene allontanato dopo un vivace scambio di vedute con un avversario. Rimasta in 10 Brescia agisce di rimessa e l'ennesima ripartenza orchestrata dai f.lli Riello mette Soldà in condizione di portare a tre le reti per la leonessa. Con Mantova sbilanciata Riviello Luca, Frangipane, Casati e Piccolo vanno più volte alla conclusione pur non riuscendo a incrementare il punteggio. Dopo partita spettacolare come da splendida tradizione degli amici Mantovani.
Giulio Soldà (Jus Sport Brescia)

Risultato (troppo) pesante per Mantova nel quasi derby con i campioni in carica.
Eppure il primo quarto d’ora ci aveva illuso su un esito differente del match, dato che il gioco pareva essenzialmente equilibrato e l’unica mezza occasione l’aveva avuta Mantova.
Cambia tutto con il rigore per Brescia, per alcuni evidente per altri dubbio. Diciamo che si poteva sicuramente dare e purtroppo è stato concesso e realizzato molto bene da Soldà, fino a quel momento marcato egregiamente da capitano Benedini. Subito dopo il goal Mantova è costretta a sostituire il libero, autore del fallo da rigore, che forse per qualche (immotivato) senso di colpa, fra imprecazioni, qualche parola di troppo ed un fallo “da nervosismo”, premiato con un’ammonizione, ha richiesto veementemente di essere sostituito (speriamo abbia ora qualche motivato senso di colpa). Il cambio porta anche ad una modifica della marcatura su Soldà, complice l’ottimismo del Collega Turzi, candidato all’incombente, che si dichiara pronto affermando: “Non va da nessuna parte, lo marco io!”. Cotanto ottimismo induce infatti i Mister Ferrari e Moriconi (altro candidato alla marcatura ma ieri meno in condizione del solito) ad affidare a lui il controllo del capitano avversario. I due goal di Soldà nel secondo tempo, sfuggito d’esperienza al proprio marcatore (che si è dovuto evidentemente ricredere), chiudono la partita che, pur giocata discretamente da entrambe le squadre, non ha offerto particolari emozioni, forse a causa del primo caldo stagionale. Va detto però che la seconda rete poteva essere annullata per un fallo in area di Brescia, ma l’arbitro, lontano dall’azione - per sua stessa ammissione - non ha ritenuto di intervenire.
Prima del triplice fischio finale segnaliamo però una scena degna di una partita di serie A, con un giocatore bresciano, che imputando ad uno dei nostri di averlo offeso (tirando in ballo la mamma per intenderci) si è lasciato andare ad una articolata replica verbale, tentando nel contempo di aggredire il rivale, a ciò impedito solo dai propri compagni (nel tenerlo Soldà ha rimediato anche una gomitata).
Tale episodio ha di fatto assai ridimensionato la reazione del libero mantovano del “dopo rigore”, ma devo dire, a titolo personale, che entrambi i fatti, in misura come detto differente, non risolvendosi in incidenti isolati, mi hanno suscitato qualche perplessità, soprattutto per la insolita presenza di pubblico (anche bambini) a bordo campo.
Il terzo tempo, che speriamo sia stato gradito agli amici bresciani, mi ha però portato via, come giusto che sia, qualche cattivo pensiero.
Gaetano Alaia (Foro Virgiliano)
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DURALEX REGGIANA - VENEZIA FOOTBALL LAWYERS 0-5
Marcatori: Cagnin, Fumarola, Rossi, Cagnin, Longo.

“La manita de Venessia” (di Enrico Corradini)
13 aprile 2013

Il sole splende alto a Reggio Emilia e i veneziani si presentano puntuali all’appuntamento. Il campo pare essere di gommapiuma, fatto che certamente avvantaggia i lagunari, abituati all’instabilità del suolo natio. La partita, oltre a sembrare uno scontro tra genitori e figli (verificabile dai dati anagrafici delle due compagini), presenta due mosse a sorpresa che gettano nel panico la squadra granata: il mister veneziano, infatti, fa accomodare inspiegabilmente in panchina il noto “Peter Crouch della Laguna” Pusateri, insieme a “Michelle Hunzigher di Rialto” Silvia. Dopo il rito dei gagliardetti - nel senso che Venezia ne consegna due a Reggio Emilia - e la consegna di un prezioso portachiavi in eternit, si è pronti a partire. La DuraLex, ancora frastornata, scruta più la panchina avversaria piuttosto che i colleghi inferociti, i quali piombavano nella trequarti reggiana come l’acqua alta in Piazza San Marco. In quei momenti, verso il 5’, anche un giocatore veneziano era intento a guardare la propria panchina, ove erano giunti i turchi, e così svirgolava clamorosamente un cross inviando una palla telecomandata a ficcarsi nel “sette” opposto, con il portiere reggiano incredulo spettatore. A fine partita, si dice che il custode abbia ringraziato il giocatore veneziano per aver tolto una ragnatela che lì dimorava dal lontano 1957. Pochi minuti dopo viene concesso un netto rigore a Venezia, dopo che un difensore granata, munito di aratro, aveva provveduto a visitare le gambe avversarie. Botta a mezza altezza sul lato destro della porta, dove Spiderman Caldarola arrivava a mani aperte in completa distensione del corpo a deviare la palla in calcio di angolo, con conseguenti grida di giubilo dei reggiani, i quali però di lì a poco regalavano due goal agli ospiti come atto di cortesia, stoppando la palla in area e lasciando che il “doge” di turno insaccasse indisturbato. Reggio perde vari pezzi (sì sì: “pezzi”, definirli giocatori sarebbe vieppiù offensivo!!!) per infortuni muscolari e l’arbitro, sfortunatamente, non vede un altro rigore netto per Venezia, che avrebbe esaltato nuovamente il portiere granata. Nel frattempo il portiere veneziano, indisturbato, si recava nella vicina piscina a testare i vari scivoli ivi presenti. Nel secondo tempo V.F.L. segna in apertura il 4° goal, per poi completare la manita verso metà tempo, quando Michelle già sfrecciava sulla fascia destra corteggiata da 8 giocatori reggiani che saltellavano felici sul prato di gioco. Per farla breve: Venezia giovane, rapida, veloce, bella; Reggio vecchia, lenta, sovrappeso, acciaccata!!!! L’arbitro finalmente manda tutti sotto la doccia ed al grido di “la coppa ce l’abbiamo pure noi” si conclude in allegria a colpi di gnocco fritto e lambrusco: e qui sì che Reggio Emilia si fa rispettare!
Enrico Corradini (DuraLex Reggiana)

DEBUTTO ROSA PER IL VENEZIA FOOTBALL LAWYERS, CHE PER LA PRIMA VOLTA IN ASSOLUTO SCHIERA IN SQUADRA UNA PRATICANTE AVVOCATO!

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1 commento:

enrico iodice ha detto...

Venezia virtualmente Campione nell'Avvocup 2013!!!