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domenica 10 aprile 2011

AVVOCUP - Le sfide della terza giornata del Girone "A"

BRESCIA - PADOVA 0-0
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Giulio Soldà (Brescia): "Caldo ferragostano al Rigamonti di Brescia. Squadre spossate ancora prima del fischio d'inizio. Partita tattica con un buon primo tempo dei padroni di casa con le rondinelle che vanno più volte al tiro sempre ben parati dalla saracinesca patavina. Il foro di Padova gioca molto bene di rimessa innescando il centravanti biancorosso con improvvise verticalizzazioni e contropiede pericolosi. Nel secondo tempo la partita prosegue sulla falsariga della prima frazione. Piccolo per Brescia svetta di testa e centra il settimo palo in tre gare per le rondinelle con un'esecuzione che dopo aver colpito la parte interna della traversa ricade sulla riga e poi fuori. Anche Padova centra una traversa e, quindi, pareggio sostanzialmente giusto nonostante nel complesso lo Jusbrescia abbia giocato meglio e avuto più occasioni, ma per battere i campioni in carica serviva qualcosa di più (vero Soldà?). Terzo tempo con reidratazione parzialmente alcolica".
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Marco Cappellari (Padova): “Sabato 09/04/2011, dopo lunghe traversie ci siamo trovati alle 9.30 del mattino nel solito numero di 11, questa volta anche senza il mister Abate. Eravamo: 1 portiere, 6 difensori, 3 centrocampisti e 1 attaccante. Puoi immaginare le prospettive su che partita fare, tenuto conto della giornata caldissima e del fatto che si giocava su campo in erba sintetica. Superato il problema iniziale dell'arbitro non avvisato che la partita era alle 12, l'incontro è iniziato. Il nostro capitano, e tecnico, Mario Martinelli ci ha schierati in un prudente (e necessario viste le caratteristiche degli "atleti" a disposizione) 4 - 5 - 1 (così diamo un po' di numeri come i veri giornalisti sportivi), quindi un primo tempo di grande possesso palla in zona d'attacco da parte dei Bresciani che, vista la loro classifica, avevano bisogno di una vittoria per avere maggiori speranze di qualificazione. Non abbiamo concesso loro molto in termini di occasioni gol ed anzi, in contropiede, siamo arrivati un paio di volte a sfiorare il vantaggio e a colpire la traversa con un bel tiro da fuori area di Michele Mazzolo, poi pareggiato nel secondo tempo da altra traversa dei Colleghi di Brescia nel secondo tempo, caratterizzato da maggiore equilibrio. Qualche altra occasione per parte, ben parata dai portieri, un po' di elettricità in occasione dell'espulsione (un po' severa invero) del nostro Mazzolo, tanto caldo (il campo in erba sintetica lo accentua) e uno 0 a 0 direi giusto. Buon terzo tempo con gli amici bresciani a fine partita, per recuperare un po' delle forze perse giocando in un clima praticamente estivo. Alla prossima. Marco Cappellari”.
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MANTOVA - BERGAMO 2-0 (palvarini, galdi)
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Gaetano Alaia (Mantova): "Reduce da una pesante sconfitta il Foro Virgiliano si riscatta e supera Bergamo Lex 2 a 0. Parte bene Bergamo ma il primo tempo risente della temperatura estiva - si gioca a ritmi blandi - e si chiude 0 a 0 con un'occasione per parte. Nel secondo tempo Bergamo pare stanco e subisce il Mantova, che però non riesce a passare. La partita pare avviarsi verso il pareggio ma un gol miracoloso di Pennellone Palvarini sblocca il risultato. Bergamo rischia il tutto per tutto ma subisce il raddoppio ad opera di Massimo Galdi. Mentre vi scrivo il terzo tempo è in corso a base di risotto ed il Foro Virgiliano è ancora in corsa !!!!".
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Luca Cerullo (Bergamo): “La legge del contrappasso punisce Bergamo, sconfitta 2-0 sul campo dei Virgiliani, lesti nello sfruttare gli svarioni difensivi orobici, aggravati dalla miopia di un arbitro tanto scenografico quanto impreciso. Bergamo si presenta in campo in condizioni fisiche precarie, forse debilitata dal caldo o, più probabilmente, dal venerdì sera. Longobardi e Rillo, per ovviare alla prematura canicola, scendono in campo con improbabili divise da preistoria del calcio: il primo con i mutandoni di lana di un suo antenato partenopeo; il secondo con una maglietta attillata, leggermente alzata sopra l’ombelico (un po’ Boy George, un po’ George Michael). Scudeller è ancor più originale: scende in campo con scarpe ideate dalla Geox, forate in punta per agevolare l’areazione del piede. Idea geniale, ma, come vedremo, infruttuosa. Unico elemento degno di nota, sotto il profilo estetico, la presenza in panchina di Roberta, avvenente Dr.ssa del Foro Orobico assolutamente disinteressata all’incontro (come biasimarla?!?!?): in 70 minuti di gioco, fra uno sbadiglio e l’altro, è riuscita a leggersi le ultime edizioni di Glamour, Vanity Fair e Vogue.
Ma veniamo alla cronaca del match. Ad inizio partita il ritmo è blando. Le squadre si studiano senza farsi del male. Il termometro segna 31° circa e le gambe dei 22 in campo ne risentono. Gli orobici sembrano condurre il gioco, anche se con una manovra disordinata. Il centrocampo risente della mancanza di Mister Rillo, schieratosi al centro della difesa per sostituire l’assente (giustificato) Galatti. Mancando le geometrie del Mister, le azioni orobiche sono dettate dal caso e dagli spunti personali di Regazzoni e Scudeller. E’ Scudeller, infatti, ad impensierire il n. 1 virgiliano al 15’ del primo tempo: dopo un’azione personale, si presenta solitario davanti al portiere, ma conclude alto sopra la traversa. Sull’altro fronte Mantova agisce di rimessa. Al 20’ del primo tempo sfiora il vantaggio con un insidioso diagonale del n. 7, che sfiora il palo alla sinistra di uno stoico Mazzariol, sceso in campo nonostante la faringite e la conseguente terapia antibiotica. Il primo tempo si conclude in parità, senza troppi patemi per l’una e l’altra squadra. Nella seconda frazione di gioco Mantova prende il sopravvento, soprattutto grazie alle incursioni sulla fascia destra del n. 7. Stavolta è Bergamo ad agire prevalentemente di rimessa, ma senza la rapidità mostrata contro lo Jus Sport Brescia. Mantova è più pericolosa e, ripetutamente, impensierisce Sua Eminenza Mazzariol, pronto a sventare ogni insidia. Al 20° minuto del secondo tempo Di Dio viene atterrato in area da un difensore Virgiliano: l’arbitro si porta il fischietto alla bocca - non certo per fischiare la simulazione- ma incomprensibilmente ritorna sui suoi passi, lasciando correre il gioco. Di lì a poco Mantova passa in vantaggio. A 10 minuti dal termine uno spiovente proveniente dalla fascia sinistra cade in area orobica, il n. 7 virgiliano lo raccoglie tentando un improbabile cross che, complici la distrazione di Cerullo e la “malasorte”, si trasforma in gol. Bergamo tenta di reagire, però senza convinzione. Il pareggio, infatti, non arriva. Anzi, gli orobici subiscono in contropiede il secondo gol, viziato dal macroscopico fuorigioco di un avanti mantovano, bellamente ignorato dall’arbitro. La partita si conclude sul 2-0, in un clima comunque cordiale. Terzo tempo bucolico e sfizioso, con risotto alla salamella, tagliata, torta sbrisolona, birra e Lambrusco. Tutto sommato, credo che la vittoria di Mantova sia meritata. Certamente lo è sul piano della simpatia. Quando perdo con loro, non riesco ad arrabbiarmi. Interpretando il pensiero della squadra, faccio i miei complimenti a Gaetano ed al mitico Presidente, li ringrazio per la cordialità e la simpatia che sempre dimostrano. Alla prossima! Pagelle: tutti insufficienti tranne Mazzariol, Regazzoni e Scudeller.
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P.S. approfitto dello spazio concessomi per comunicare, attraverso pubblici proclami, che il Dott. Luca Manzoni e l’avv. Federico Gelmini, ieri assenti ingiustificati, verranno sodomizzati da tal A.Z. al termine del prossimo incontro, cui avranno la cortesia di presenziare”.
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1 commento:

Unknown ha detto...

errata corrige: aerazione, non areazione..altrimenti mi redarguiscono.